Sennacherib
Sennacherib (in lingua accadica Sîn-aḥḥē-erība, il cui nome è traducibile in "Sin (il Dio della Luna) ha rimpiazzato i fratelli"; Nimrud, 740 a.C. circa – Ninive, 681 a.C.) fu figlio di Sargon II, al quale succedette sul trono di Assiria il dodicesimo giorno di Ab (luglio-agosto) del 705 a.C..
Nei primi anni del suo regno conquistò Babilonia e scelse come sede del suo impero la città di Ninive, situata vicino alla odierna Mosul, dove fece costruire il celebre "Palazzo senza eguali", citato anche dalla Bibbia. Morì nel 681 a.C., forse per un complotto familiare.
La versione biblica
Secondo la Bibbia, l'assedio fallisce perché «l’angelo di Yahweh giunse e colpì 185 000 soldati nel campo degli Assiri» (Secondo libro dei Re, 19.35). Il testo biblico racconta nel dettaglio l'evento, a partire dalla definitiva distruzione del regno settentrionale d'Israele e della capitale Samaria. Da qui nasce la leggenda delle dieci tribù perdute, citate nel Secondo libro dei Re (17), che si riferisce ai gruppi di israeliti deportati e rilocati dagli Assiri in altre regioni dell'impero. Il testo racconta che Ezechia si ribellò agli Assiri, che catturarono tutte le sue città. Rendendosi conto del suo errore, egli inviò un grande tributo al re assiro. Ezechia pagò il tributo imposto da Sennacherib di 300 talenti d’argento (oltre 1 549 370 euro) e 30 talenti d'oro (oltre 8 469 893 euro) (18:14-16). Tuttavia gli Assiri marciarono ugualmente verso Gerusalemme occupando prima Lachis, città giudea nella Sefela. Durante l'invasione lanciata nel 701 avanti Cristo Lachis fu assediata da Sennacherib re d'Assiria, che la usò come una base per le operazioni militari successive contro Gerusalemme, da lì mandò Rabsache, Tartan e Rabsaris contro la città santa con imponenti forze militari nel tentativo di indurre alla resa il re Ezechia. (Gsè 15:21, 33, 39) Lachis viene oggi identificata con Tell ed-Duweir (Tel Lakhish), collina circondata da vallate circa 24 km a ovest di Ebron. Anticamente occupava una posizione di grande importanza strategica sulla principale carovaniera che collegava Gerusalemme con l'Egitto. Sennacherib il re assiro inviò il suo comandante in capo con un esercito per assediare la città, mentre lui stesso combatteva contro gli Egizi. La delegazione assira era tornata da Sennacherib, che combatteva contro Libna, quando giunse la notizia «circa Tiraca re d’Etiopia: ‘Ecco, è uscito a combattere contro di te’» (2Re 19:8, 9). Le iscrizioni di Sennacherib parlano di una battaglia combattuta a Elteche (ca. 15 km a nord-nord-ovest di Ecron) nella quale egli afferma di avere sconfitto un contingente egiziano e l'esercito del "re d'Etiopia". Quindi sono descritti la conquista di Ecron e il ritorno al trono di Padi, liberato da Sennacherib.