Nebaioth

Nebaioth o Nebaiòt (Ebraico נְבָיוֹת) è un personaggio biblico, primogenito di Ismaele, a sua volta figlio di Abramo e della schiava egiziana Agar. Il suo nome compare anche, assieme a quello del fratello Kedar, come quello di una delle dodici tribù arabe elencate in Genesi 25:13 e 1 Cronache 1,29-31 e con lo stesso significato nelle fonti assire e nelle profezie del trito-Isaia (Is 60:7).

Il personaggio Nebaioth
Nebaioth è elencato come primogenito di Ismaele nella genealogia del primo libro delle cronache:

« ...Queste sono le loro generazioni: il primogenito di Ismaele, Nebaioth; poi Kedar, e Adbeel, e Mibsam, Mishma, e Duma, Massa, Hadad, e Tema, Jetur, Naphish, e Kedem. Questi sono i figli di Ismaele... » ( 1Cr 1:29-31, su laparola.net.)
Egli è anche indicato come principe della tribù araba che da lui ha avuto origine:

« ...Questa è la discendenza di Ismaele, figlio di Abramo, che Agar l'egiziana, schiava di Sara, generò ad Abramo. E questi sono i nomi dei figli di Ismaele, secondo le loro generazioni: il primogenito di Ismaele, Nebaioth; poi Kedar, e Adbeel, e Mibsam, e Mishma, e Duma, e Massa; Hadad, e Tema, Jetur, Naphish, e Kedem; questi sono i figli di Ismaele, e questi i loro nomi, dei loro villaggi, e dei loro accampamenti; dodici principi delle loro nazioni... » ( Gen 25:12-16, su laparola.net.)
Nebaioth è anche menzionato come fratello di Mahalat, una delle mogli di Esaù:

« ...ed Esaù vide che le figlie di Canaan non erano gradite a suo padre Isacco; allora Esaù andò da Ismaele, e prese tra le sue mogli Mahalat figlia di Ismaele, figlio di Abramo, sorella di Nebaioth, per essere sua moglie... » ( Gen 28:8-9, su laparola.net.)
« ...Esaù prese le sue mogli tra le figlie di Canaan; Adah la figlia di Elon l'Hittita, e Oholibamà la figlia di Ana, figlia di Zibeone l'Hiveo, e Basemath figlia di Ismaele, sorella di Nebaioth... » ( Gen 36:2-3, su laparola.net.)
La tribù di Nebaioth
Nelle fonti assiro-babilonesi
Il nome di Nebaioth e quello di suo fratello Kedar compaiono di frequente assieme nelle fonti assire, indicando popolazioni della regione araba[1]. Negli annali assiri si rammentano al tempo del re Tiglatpileser III gli Hagaranu, i Nabatu e i Kedariti tra i popoli ribelli che si rifugiarono nel deserto dell'Arabia e non poterono essere sottomessi, e al tempo del re Assurbanipal dei 'Nabatu dell'Arabia' che furono assoggettati a tributo a seguito di una lotta. Nei registri di Esarhaddan è menzionata al tempo della ribellione di Babilonia all'Assiria (652 a.C.) l'invasione dei Kedariti in Assiria occidentale, la loro fuga nel territorio dei Nabatu del re Natnu, la nuova invasione da parte delle due tribù unite e la successione del re Nuhuru.

In seguito all'invasione babilonese in Palestina e al conseguente dislocamento forzato delle popolazioni locali (586), allorché le tribù edomite del sud migrarono nei territori palestinesi, opponendosi poi al ritorno degli ebrei al tempo di Esdra e Neemia, le tribù arabe dei Nabatu e dei Kedariti si sarebbero a loro volta estese con i loro greggi nel territorio abbandonato dagli Edomiti, fino al deserto del Negev, al golfo di Aqaba e all'Arabia settentrionale. Nella profezia biblica del trito-Isaia, composta nel periodo del ritorno degli ebrei dall'esilio (VI sec. a.C.), le tribù arabe di Nebaioth e di Kedar sono menzionate per essere pastori di greggi:

« ... Tutti i greggi di Kedar saranno radunati assieme in te, i montoni di Nebaioth in mezzo a te; essi verranno al mio altare ed io glorificherò il mio tempio glorioso... » ( Is 60:7, su laparola.net.)
Il loro nome è usato come sineddoche per indicare i pagani, indicando che questi popoli avevano da tempo abbandonato la fede del loro progenitore Abramo, ricadendo così nell'ignoranza. Nei territori da loro occupati sarebbe poi fiorito in età ellenistica il regno mercantile dei Nabatei.