Lazzaro di Betania
Lazzaro, probabilmente una variante di Eleazaro (Eleazar o Eliezer), è un personaggio dei vangeli, secondo i quali abitava a Betania, paese vicino a Gerusalemme, con le due sorelle Marta e Maria. Il Vangelo secondo Giovanni (11,1-44) afferma che, morto a causa di una malattia, fu resuscitato da Gesù.
Lazzaro di Betania è venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e dalla Chiesa copta.
Il racconto evangelico
Il vangelo secondo Giovanni racconta che Gesù si trovava fuori dalla Giudea quando fu avvertito che il suo amico Lazzaro di Betania era malato; quando raggiunse Betania, Lazzaro era già morto. Il Vangelo fa capire che Gesù lo conosceva bene. Probabilmente Lazzaro era un simpatizzante, anche se non un discepolo di Gesù. Il Vangelo precisa che quando Gesù arriva, Lazzaro era già "da quattro giorni" nel sepolcro, emanando il classico fetore della decomposizione. Dopo aver parlato con le due sorelle già in lutto Marta e Maria, Gesù si recò al sepolcro, fece togliere la pietra che ne chiudeva l'entrata, e chiamò Lazzaro, il quale uscì vivo dal sepolcro, ancora avvolto nelle bende funebri.Il racconto prosegue riferendo che molti Giudei credettero in Gesù vedendo ciò che aveva fatto, ma che i sommi sacerdoti e i farisei, al contrario, ne furono riconfermati nella loro convinzione che Gesù fosse un pericoloso agitatore e decisero di condannarlo a morte.
Pochi giorni dopo, Lazzaro era ad una cena in onore di Gesù: molte persone accorsero per vederlo, e i sommi sacerdoti, venutolo a sapere, decisero di uccidere anche Lazzaro, perché molte persone credevano in Gesù a causa sua. Lazzaro non compare più nel prosieguo del Vangelo né in alcun altro scritto del Nuovo Testamento.