Gionatan
Gionatan, o Gionata (dall'ebraico יְהוֹנָתָן, Yehonathàn o יוֹנָתָן, Yonathàn, dal significato "Yahweh ha dato/donato"), è un personaggio biblico, figlio maggiore e favorito del re Saul, avuto da Ahinoam figlia di Ahimaaz. Si distinse, durante il regno del padre, per il coraggio indomito sia in occasione della sconfitta della guarnigione filistea a Gabaa, sia nella nuova vittoria riportata a Micmas. È noto soprattutto per il profondo amore che lo legò al futuro re Davide e per l'aiuto che gli diede nelle circostanze più pericolose.
Un personaggio storicamente esistito?
Come nel caso di suo padre Saul e dello stesso re Davide, anche per il principe Gionatan le fonti storiche si rivelano del tutto insufficienti. Nessuna fonte extra-biblica parla di questi personaggi della storia arcaica di Israele, e gli stessi testi biblici non mostrano grande coerenza: i capitoli 8 e 10 del primo libro di Samuele sembrano testimoni di una tradizione contraria al primo re di Israele, Saul, e alla sua famiglia, mentre i capitoli 9 e 11, probabilmente più antichi, sono favorevoli a Saul e alla sua discendenza. Il testo originale dei capitoli seguenti, poi, sembra essere stato alterato da giunte successive e rielaborazioni stratificate.
La tradizione biblica è comunque unanime nel presentare la tesi che Israele, contrariamente agli altri popoli della regione, non ebbe in origine un re; l'istituzione monarchica sarebbe stata la reazione allo stimolo di necessità esterne: l'attacco concentrico dei Filistei e degli Ammoniti. Il regno di Saul, primo re di tutte le tribù di Israele, fu probabilmente di breve durata, e nel contesto di questo breve regno si potrebbe essere segnalato il valore del principe ereditario Gionatan, che sarebbe poi morto in battaglia insieme con il padre.
Il racconto biblico
Gionatan è menzionato per la prima volta nella Bibbia quale valoroso comandante di mille guerrieri, nei primi anni del regno di Saul (1Sam 13,2): a quel tempo poteva avere almeno vent'anni. Durante gli anni della sua formazione poteva aver sentito l'influenza del padre che, fino al momento di essere scelto quale re, aveva manifestato modestia, ubbidienza e rispetto per le disposizioni divine.
Con i suoi mille uomini male armati, Gionatan conquistò la vittoria contro la guarnigione filistea di Gabaa. In risposta, il nemico si radunò a Micmas. Segretamente Gionatan e il suo scudiero si allontanarono da Saul e dai suoi uomini raggiungendo l'avamposto nemico. Con quest'azione Gionatan manifestò il proprio valore e la capacità di ispirare fiducia in altri, pur riconoscendo la direttiva di Dio, visto che per agire attese un segno divino. I due intrepidi combattenti abbatterono da soli venti filistei, cosa che provocò un aspro combattimento, con la vittoria finale di Israele.
Mentre era in corso il combattimento, Saul avventatamente maledisse con un giuramento chiunque avesse mangiato prima della fine della battaglia. Gionatan, che non ne sapeva nulla, mangiò un po' di miele selvatico. Più tardi, di fronte a Saul, Gionatan non cercò di sottrarsi alla morte per adempiere il voto del padre. Tuttavia fu redento dal popolo, consapevole che quel giorno Dio era con lui.
I testi biblici descrivono quindi Gionatan come un guerriero coraggioso, abile e potente. Di lui e di Saul si dice che erano “più veloci delle aquile” e “più potenti dei leoni”. Gionatan, in particolare, era anche un esperto arciere e le sue doti potevano averlo reso particolarmente caro a Saul.