Giaele
Giaele (in ebraico "stambecco della Nubia") è un personaggio del libro dei Giudici.
Il personaggio
Un breve episodio del libro dei Giudici narra come Sisara, il giovane generale del re di Cazor, nemico degli israeliti, fosse battuto da Barac, come vaticinato dalla profetessa Debora: egli fuggì e credette di trovare asilo nella tenda di Eber, che riteneva alleato del suo sovrano. Giaele, moglie di Eber, gli offrì la sua ospitalità e gli diede da bere, ma dopo che Sisara si addormentò gli conficcò un picchetto nella tempia spingendolo con un mazzuolo; poi andò incontro a Barac e gli mostrò il nemico abbattuto.
Conoscendo la sacralità di cui è investito presso gli orientali l'ospite straniero, ci si potrebbe stupire - e soprattutto scandalizzare - dell'episodio. Ma il cantico di Debora, che pure accenna a una natura nobile di Sisara, molto premuroso verso l'anziana madre, tende essenzialmente a esaltare la temerarietà di Giaele; non può esserci salvezza per chi come Sisara venera dèi fasulli (“Sia benedetta fra le donne Giaele [...] così periscano tutti i tuoi nemici, Signore”).