Filippo (diacono)

Filippo (I secolo - Cesarea, I secolo) era uno dei sette diaconi scelti dopo la Pentecoste affinché si prendessero cura delle vedove e dei poveri, consacrati dagli apostoli con l'imposizione delle mani.

Biografia

Dopo il martirio di Stefano, Filippo evangelizzò la Samaria, con grande successo, e perciò fu chiamato l'evangelista. In particolare, convertì Simone Mago.

Spinto da un angelo del Signore sulla strada di Gerusalemme a Gaza, vi incontrò un Etiope, eunuco della regina Candace che strada facendo leggeva il poema del profeta Isaia sul Servo sofferente del Signore. Filippo spiegò all'Etiope che la profezia riguardava Gesù: l'eunuco si convertì e ricevette subito il battesimo.

Proseguendo nel suo viaggio, Filippo predicò ad Azoto (oggi Ashdod), prima di stabilirsi a Cesarea marittima.

Intorno all'anno 58, Paolo e Luca, alla fine del terzo viaggio missionario, gli fecero visita: egli aveva quattro figlie vergini che praticavano il dono della profezia. Il Vangelo di Luca non indica il loro contenuto, né se la profezia fosse associata a fenomeni di estasi o glossolalia, a un'attività di predicazione pubblica o a un ruolo pastorale femminile all'interno della prima comunità cristiana.

È forse a casa sua che ebbe luogo l'incidente di Agabo. La tradizione fa del diacono Filippo il vescovo di Lidia.

Secondo la tradizione maggioritaria, Filippo morì a Cesarea marittima. Un'altra tradizione, però, lo vuole primo vescovo di Tralle di Asia.

In Atti degli Apostoli 21:8. è menzionato come "Filippo l'evangelista, ch'era uno dei sette" [diaconi], descritti nel sesto capitolo[Nota 1].

Filippo diacono è venerato come santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi. La Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa statunitense lo commemorano l'11 ottobre.

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