Eunuco etiope

L'eunuco etiope (in lingua ge'ez: ኢትዮጵያዊው ጃንደረባ) è un personaggio del Nuovo Testamento, la cui conversione al cristianesimo è narrata in Atti 8.

Racconto biblico
L'angelo disse a Filippo diacono di andare sulla strada che congiunge Gerusalemme a Gaza, dove incontrò l’eunuco etiope, tesoriere della regina Candace (greco antico: Κανδάκη; nella lingua meroitica, "Candace" significava "regina" o forse "donna reale"). L'eunuco era stato a Gerusalemme per adorare Dio (Atti 8:27) e stava tornando a casa. Seduto sul suo carro, stava leggendo il Libro di Isaia, in particolare Isaia 53:7-8, quando Filippo gli chiese: «Capisci quello che stai leggendo?». Disse di no («Come posso capire se non ho un insegnante che me lo spieghi? »), e domandò a Filippo di spiegargli il testo. Filippo gli raccontò il Vangelo di Gesù, e l'etiope gli espresse il desiderio di essere battezzato. Scesero in una fonte d'acqua, tradizionalmente ritenuta la fontana del Dhirweh, vicino ad Halhul, e Filippo lo battezzò.

Nella Bibbia di re Giacomo e in quella di Douay-Rheims, l’etiope afferma: «Credo che Gesù Cristo sia il Figlio di Dio» (verso 37), passaggio omesso nella maggior parte delle versioni moderne. DA Hubbard suggerisce che la confessione «non è supportata nei migliori manoscritti (cioè il tipo di testo alessandrino)», sebbene l'etiope sia ancora «uno degli eminenti convertiti negli Atti».

Ciò accaduto, Filippo fu improvvisamente portato via dallo Spirito del Signore, e l'eunuco "se ne andò esultante" (verso 39).

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