Barabba
Barabba (in aramaico בר-אבא, Bar-abbâ, letteralmente "figlio del padre"; in greco antico Bαραββᾶς, Barabbās) o Gesù Barabba (Yeshua Bar-abbâ, letteralmente "Yeshua, figlio del padre", come riportato in alcuni manoscritti del Vangelo secondo Matteo) era, secondo i quattro vangeli canonici, un ebreo appartenente probabilmente al partito degli zeloti, detenuto dai Romani a Gerusalemme assieme ad alcuni ribelli, negli stessi giorni della passione di Gesù detto il Cristo. Egli venne liberato dalla folla che era stata chiamata ad esprimersi, dal prefetto romano Ponzio Pilato, su chi rilasciare tra lui e Gesù di Nazareth. La figura di Barabba è trattata solo nei vangeli, non essendovi altre fonti che testimonino la sua esistenza.
La figura
La figura di Barabba viene presentata in modi diversi nei quattro vangeli canonici.
Il Vangelo secondo Marco (15,7) racconta che «un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli (stasiastôn) che nel tumulto avevano commesso un omicidio», sottolineando quindi l'appartenenza a un gruppo insurrezionale, responsabile collettivamente di omicidio, secondo la prassi dei sicarii zeloti, che fomentavano tumulti per uccidere romani ed ebrei traditori, per poi dileguarsi nella folla.
Il Vangelo secondo Matteo (27,16) lo definisce «un prigioniero famoso».