Aquila e Priscilla
Aquila e Priscilla furono due coniugi giudei, discepoli di san Paolo, convertiti al Cristianesimo e appartenenti alla prima generazione cristiana. Vivevano a Roma dove erano fabbricanti di tende. Si parla di loro negli Atti degli Apostoli. Sono venerati come santi dalla Chiesa cattolica.
Le grafie greche dei nomi sono rispettivamente Ἀκύλας, Akúlas, e Πρίσκιλλα, Priskilla.
Nel Nuovo Testamento
Priscilla è diminutivo di Prisca e appare negli Atti degli Apostoli; invece nelle lettere paoline appare sempre la forma originale Prisca. Per questo motivo alcuni identificano Priscilla con santa Prisca, patrona delle catacombe romane, morta con il marito per decapitazione.
Lasciarono Roma in seguito all'espulsione voluta dell'imperatore Claudio contro i giudei (anno 49 o 50) e si stabilirono a Corinto (Atti 18,1-3[1]), dove diedero ospitalità all'apostolo Paolo di Tarso durante la sua prima visita alla città; lavoravano insieme, visto che erano dello stesso mestiere.
Non si conosce la data della loro conversione alla fede cristiana.